10 a Palmieri, ‘eroe romantico’. Radja ‘Capitan Tsubasa’. 24 a Dzeko, 1 a Peres: ‘casalingo’

Redazione RN
08/02/2017 - 11:00

10 a Palmieri, ‘eroe romantico’. Radja ‘Capitan Tsubasa’. 24 a Dzeko, 1 a Peres: ‘casalingo’

IL PAGELLONE DEL COTU – L’inviato di Romanews.eu”, stila il Pagellone di Roma-Fiorentina.

10 a Emerson Palmieri, ‘eroe romantico’
Il brasiliano incarna l’immagine dell’eroe romantico disegnato dagli intellettuali del diciottesimo secolo. Vanta istinto, ispirazione e intuito. Le sue traiettorie, i suoi affondi e le sue cavalcate rappresentano il contatto fra l’immensità dell’universo e la mente del singolo individuo. Christian De Sica, in un inno alla nouvelle vague, avrebbe risposto ‘me cojoni’, noi ci limitiamo a salire sul carro. Quello che a Spalletti non va tanto giù.

9 a Fazio, ‘Ripicca’
Se l’è presa con la Fiorentina di Carlo Conti per essersi visto soffiare il ruolo di conduttore del Festival di Sanremo. Arguto e vendicativo. A Totti – ospite stasera – spetta il colpo di grazia.

8 a Nainggolan, ‘Capitan Tsubasa’
Niente, le insacca tutte. Di testa, di collo, da fuori, con stop, al volo, di rovesciata, da centrocampo, da casa sua. Il soprannome ‘Ninja’ inizia pure a stargli stretto. Forse Capitan Tsubasa (Holly di Holly e Benji) gli veste più a pennello. In campo sembra un cartone animato, sia per stravaganza che per carattere. Come avviene spesso nei manga, speriamo che il protagonista non muoia mai. Perché la Roma ha bisogno di lui.

24 a Dzeko, ‘Impossible is Nothing’
Sanchez nei giorni precedenti al match ha sostenuto di “non aver paura di Dzeko, avendo già marcato Messi e Neymar”. Edin, per non offenderlo, s’è comportato proprio come loro, distruggendo l’autostima e probabilmente anche la vita privata del povero colombiano. Da birbante qual è intasca il ventiquattresimo gol stagionale, strizzando l’occhio alla Scarpa d’Oro tanto ambita dai numeri nove come lui. ‘Impossible is nothing’.

1 a Bruno Peres, ‘Casalingo’
Si narra che il brasiliano, al posto dei piedi, abbia due ferri da stiro. Con uno sfiora il gol capolavoro, con l’altro regala la prima perla horror del nuovo anno solare. Poi la solita solfa, con lui che corre e con una stagione che non decolla. Che Dio gliela – e ce la – mandi buona. Tanti ‘tifosi commercialisti’ parteggiano giustamente per lui.

Riccardo Cotumaccio

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